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Amalfi drive

La costa amalfitana è uno dei luoghi più affascinanti del mondo per la dolcezza e le asperità del panorama che convivono in modo incredibile, è l' unica ed incomparabile opportunità di imprimersi nel cuore e nella memoria panorami mozzafiato protetti da tempo dall' Unesco.

Pick up direttamente dal proprio albergo o dal meeting point indicato in bus Gt e proseguimento verso la Statale 163 "Amalfitana". La Costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul Mare. È un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici.

Prende il nome dalla città di Amalfi, nucleo centrale della Costiera non solo geograficamente, ma anche storicamente. La Costiera Amalfitana è nota per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. Durante la prima parte della giornata si attraverserà in pullman GT la famosa e romantica Positano. L'origine del nome di Positano si riconduce a due tradizioni. La versione storica vuole che esso derivi da Paestum, i cui abitanti si rifugiarono nella zona durante le incursioni dei pirati. L'altra versione vuole che il nome derivi da una voce che ripeteva "posa...posa...", udita quando, durante un trasporto per mare del quadro della Madonna, l'imbarcazione incontrò una fortissima tempesta.

I marinai allora si ripararono nell'insenatura dell'attuale Positano e, appena deposto il quadro sulla spiaggia, la bufera finì.
Le origini di Positano si perdono nella notte dei tempi, dove si confondono storia e legenda. Come spesso accadeva in passato, il mito, che sostituiva la mancanza di dati certi, vuole Positano fondata da Poseidone, il dio del mare, per amore della ninfa Pasitea. All'epoca dei romani Positano era il luogo da cui l'imperatore Tiberio si riforniva della "farina sicura", non fidandosi dei prodotti che trovava sull'Isola di Capri, perchè temeva le congiure.

Il paese si sviluppò attorno all'Abbazia Benedettina di S. Vito nel IX secolo, e solo in seguito si è popolato, quando le incursioni dei Saraceni, nel 915 d.C., costrinsero gli abitanti delle zone limitrofe a scappare e cercare rifugio qui. La cittadella risente di questi influssi in molti elementi dell'architettura. Durante il periodo delle Repubbliche Marinare viene saccheggiata dai Pisani, e cambia la propria architettura edificando strutture per la protezione dell'agglomerato urbano dagli invasori che venivano dal mare. Vennero edificate mura di protezione, vie strette e sinuose, case arrampicate lungo la costa ad un altezza difficile da raggiungere e in posizioni strategiche. Divenne inoltre un centro d'intensi traffici marittimi, concorrente perfino di Amalfi tra il XV ed il XVII secolo. In seguito fu feudo di alcune ricche famiglie napoletane, e solo alla fine del 1700 tornò città regia.

Poi cominciò il declino demografico che continuò fino all'inizio del Novecento, quando fu "scoperta" dai tedeschi, inglesi e americani. Da questo momento in poi Positano subisce una nuova ascesa economica che perdura ancora oggi. Fioriscono botteghe e piccole aziende nel settore dell'abbigliamento, divenute così importanti da creare, con il suo stile, la Moda Positano. Gli abiti delle sarte positanesi hanno imposto uno stile riconoscibile con parei e corpetti stringati, vivaci e freschi. Inizialmente a Positano si lavoravano la seta e la tela di iuta, in seguito il merletto a tombolo e solo nel dopoguerra, per merito della fantasia e l'attitudine al commercio degli abitanti, nasce la Moda Positano dall'idea di utilizzare le "pezze", stoffe povere, per creare vestiti, borse e costumi.

Si prosegue ed ad ogni curva, scoprirete l'incanto di un nuovo villaggio costruito, nell'antichità, a strapiombo sul mare, fino ad arrivare a Praiano il cui nome deriva dall'antico Pelagianum "mare aperto", diventato nel Medioevo Plagianum e poi Praiano. In passato era uno degli antichi casali della Repubblica Amalfitana, insieme a quello di Vettica Maggiore, e antico borgo di pescatori, da molti scelto come luogo di villeggiatura.
Disteso sulla dorsale dei Monti Lattari, Praiano rappresenta una fiorente località turistica di grande bellezza dal punto di vista naturalistico. Il panorama è molto suggestivo: fanno da cornice i monti Lattari, mentre verso il mare si ammira l'arcipelago de Li Galli ed ancora più lontano l'isola di Capri.
Tempo permettendo, si effettuerà una sosta a metà strada con la possibilità di bere qualcosa e ammirare l'artigianato locale di ceramica a Conca dei Marini. Successivamente si arriverà ad Amalfi, antica Repubblica Marinara, la quale piazza principale è dedicata a Flavio Gioia, figura simbolo dell'invenzione amalfitana della bussola marittima. Il centro è dominato dall'imponente scalinata e facciata del Duomo, dedicato a S. Andrea, famoso per il suo chiostro e complesso museale.

Da non perdere è senza dubbio la possibilità di ammirare la costiera dal mare e fotografare in ogni singolo dettaglio questa magnifica costa modellata durante i secoli dal vento e dal mare e ricca di grotte naturali. Ci sarà l'opportunità di avere tempo libero per shopping o di visitare la Cattedrale medievale di S. Andrea, nota per la bellissima facciata in stile amalfitano, frutto dell'incontro fra l'arte islamica e quella normanna. Tale visita facoltativa include la Cattedrale stessa e il suo museo che comprende il chiostro, capolavori di alto valore artistico come la Mitra di S. Ludovico di Tolosa tempestata di 19.330 perline e la cripta barocca di S. Andrea.

Si prosegue in pullmana circa 300mt sul mare), dove il tempo a vostra disposizione sarà dedicato al pranzo e alla scoperta dell'antico villaggio medioevale. In questa deliziosa cittadina si può visitare il Duomo di S. Pantaleone, bella chiesa in stile romanico con due preziosi pulpiti medievali (amboni) e la medievale Villa Rufolo dal panorama mozzafiato e fonte d'ispirazione per tanti artisti fra cui Riccardo Wagner, che vi trovò l'atmosfera per immaginare il giardino di Klingsor del suo Parsifal, infatti per commemorare la presenza del compositore tedesco nella villa viene organizzato ogni anno il festival musicale in suo onore.
Il rientro a Sorrento seguirà il valico di Chiunzi che vi cullerà fino a casa, al termine di una giornata davvero indimenticabile.Amalfi